La tartaruga hermanni o Testudo hermanni è la testuggine terrestre maggiormente diffusa nella nostra penisola
Ricordiamo le due sottospecie 'Testudo hermanni hermanni' e 'Testudo hermanni boettgeri': la prima diffusa principalmente nella zona orientale dell'Adriatico; la seconda riconducibile a popolazioni italiane. Esemplari di T. hermanni boettgeri presentano tratti, soprattutto a livello del carapace, più variengati, mentre la parente h.hermanni ha caratteristiche più 'fisse'. Parlando di dimensioni, esemplari di t. hermanni hermanni rimangono più piccoli (le femmine adulte possono arrivare a raggiungere i 20 cm) mentre per le t.h. boettgeri femmine adulte possono arrivare a misurare 28-30 cm. I maschi rimangono più piccoli in entrambi i casi.
Le testudo hermmanni osservano all'incirca 4-5 mesi di letargo. Il letargo in cattività è consigliatissimo in quanto trattasi di un comportamento fisiologico e del tutto naturale per l'animale. E' importante che si affaccino al letargo tartarughe con lo stomaco e l'intestino completamente vuoti da cibo e secrezioni. Da non sottovalutare invece la necessità di un terreno umido e il fattore temperatura (evitare temperature troppo basse, ad esempio al di sotto dei 2 gradi, ma nemmeno eccessivamente alte - sopra i 10 - cosa che potrebbe sviarle e portare il loro metabolismo a consumare più del dovuto).
Il periodo di accoppiamente di tali testuggini è valido per tutta la durata dei mesi di attività, e le deposizioni vanno in genere dall'1 alle 4 volte l'anno. Il periodo di incubazione delle uova varia dai 50-90 giorni (on le incubatrici tale periodo viene ridotto).
Cites: appendice II all. A
Distribuzione: T.h.hermanni: zona orientale dell'Adriatico. T.h.boettgerii: penisola italiana, principalmente tutta la costa tirrenica, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna
Alimentazione: vegetariana (tarassaco, piantaggine, erba medica). La frutta non dovrebbe mai superare la razione consigliata (un 10% sulla loro alimentazione totale). Assolutamente da evitare pane e pasta e prodotti caseari (latte e formaggio): questi ultimi costituiscono per loro un vero veleno.