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ATELERIX ALBIVENTRIS

ATELERIX ALBIVENTRIS

L'Atelerix Albiventris (il comune riccio africano) è un animale esotico da compagnia, da non confondersi con il suo cugino europeo (il riccio nostrano per intendersi) la cui detenzione è proibita dalla legge. E' presente già in natura in diverse colorazioni, come l'albino, il chocolate, il cinnamon. E' un animale notturno e piuttosto solitario, non ama troppo le interferenze continui dei suoi simili (se non durante la stagione degli accoppiamenti). I piccoli hanno bisogno di stare con la mamma per almeno un mese.
Distribuzione: distribuito nelle regioni africane
Alimentazione: insettivoro in natura, in cattività lo possiamo alimentare con tarme della farina, grilli, camole del miele e, ad integrazione della sua dieta, per un giusto e bilanciato apporto vitaminico consigliamo il nostro RICIFOOD, in vendita sull'online store. 
Attenzione: ricordate che si tratta di un animale esotico, ha bisogno pertanto costantemente di una temperatura calda, che non scenda al di sotto dei 25 gradi (soprattutto nei primi mesi di vita quando l'animale è più delicato!)

Guida alla gestione del RICCIO AFRICANO: alimentazione, habitat e cura

Il riccio africano (Atelerix albiventris), noto anche come riccio africano nano, è un animale domestico sempre più popolare grazie al suo carattere curioso e alle sue piccole dimensioni. Originario delle regioni dell'Africa centrale e orientale, il riccio africano è un animale notturno che richiede cure specifiche per vivere in salute.

Habitat e terrario

Per ospitare un riccio africano, è necessario un terrario o gabbia di almeno 90x45 cm, con pareti alte per evitare fughe. È importante che l'habitat sia ben ventilato, ma senza correnti d'aria. Il fondo della gabbia può essere coperto con materiale assorbente come trucioli di carta o pellet di carta, evitando materiali che potrebbero causare irritazioni, come i trucioli di legno aromatico.

La temperatura ideale del terrario dovrebbe mantenersi costante tra 23-27°C, poiché il riccio africano è sensibile al freddo e a temperature sotto i 20°C può entrare in uno stato di torpore, dannoso per la sua salute.

Alimentazione

Il riccio africano è un animale insettivoro con una dieta che, in cattività, può essere integrata con crocchette di alta qualità per gatti a basso contenuto di grassi. È importante arricchire la sua dieta con insetti come grilli, camole della farina e blatte, fornendo una fonte di proteine naturali. Può anche mangiare occasionalmente frutta e verdura, ma con moderazione, evitando alimenti ricchi di zuccheri e tossici come uva e avocado.

Assicurarsi che abbia sempre a disposizione acqua fresca, preferibilmente in una ciotola stabile che non possa rovesciare.

Attività fisica e arricchimento

Il riccio africano è molto attivo, specialmente di notte, e ha bisogno di uno spazio in cui potersi muovere. È consigliabile inserire una ruota per esercizi di almeno 30 cm di diametro nel terrario per permettergli di fare attività fisica regolarmente, evitando quelle con grate che possono causare lesioni alle zampe.

Anche i nascondigli e i tunnel sono importanti per offrirgli sicurezza e stimoli mentali. Giocattoli sicuri e materiali per scavare possono arricchire il suo ambiente.

Salute e cura

Con una buona gestione, il riccio africano può vivere fino a 5-7 anni. Tuttavia, è importante monitorare il suo peso e la salute dentale, poiché possono essere soggetti a obesità e problemi dentali. I sintomi di malessere includono perdita di appetito, letargia o cambiamenti nel comportamento.

È necessario controllare regolarmente la pelle e le spine del riccio per verificare la presenza di parassiti esterni come acari o problemi dermatologici. Inoltre, la pulizia dell'habitat deve essere effettuata regolarmente, con rimozione di escrementi e cibo avanzato per mantenere un ambiente igienico.

Maneggiare il riccio africano

Il riccio africano può essere timido e arrotolarsi su sé stesso quando si sente minacciato. Perciò, è importante maneggiarlo con delicatezza e permettergli di abituarsi al contatto umano gradualmente. Con il tempo, la maggior parte dei ricci diventa più socievole e si abitua ad essere tenuto in mano.
Credits TITANKA! Spa